1. La Camera costa quasi due volte e mezzo i Comuni
Questo primo articolo prende in considerazione la Camera dei Deputati. La Tabella 1 mostra la spesa (media dell 2011 e 2012) della Camera dei Deputati e della House of Commons britannica. Quest’ ultima costituisce un termine di paragone ideale perché ha all’ incirca lo stesso numero di parlamentari (650 contro 630); inoltre la Gran Bretagna ha popolazione, Pil, e Pil pro capite molto simili all’ Italia, e pochio negherebbero che sia una democrazia funzionante.
LA SPESA PER INDENNITA’ AI DEPUTATI E’ DUE VOLTE E MEZZO QUELLA BRITANNICA
La riga 1 fornisce il totale della
spesa della Camera e dei Comuni, al netto delle tasse pagate e
delle entrate non da trasferimenti statali: questo è il dato
rilevante per stabilire il costo che grava sul contribuente. I
Comuni costano circa 450
milioni l’ anno; la Camera quasi 1 miliardo e 100 milioni,
circa due volte e mezzo. Anche escludendo i
rimborsi elettorali ai
partiti (che figurano sui bilanci di Camera e Senato ma riguardano
tutte le elezioni, e variano molto da un anno all’ altro) la Camera
costa circa 2.2 volte i Comuni (riga 2).
Con una eccezione, ogni voce costa di più (e alcune
enormemente di più) alla Camera che ai Comuni. La “Remunerazione
dei
deputati” (riga 3) comprende le indennità e i rimborsi a forfait
(pari a 0 nei Commons), che altro non sono che un reddito non
tassato. Questa voce rappresenta dunque il reddito che i
parlamentari “mettono in tasca”, indipendentemente
dalle spese che sostengono. In totale, sono 119 milioni,
circa 188.000 euro per deputato. Ai Comuni sono 51
milioni, meno della metà.
L’ unica voce che è più alta nei Comuni sono i rimborsi da
documentare. La differenza è dovuta interamente ad una voce, la
spesa per il rimborso delle spese parlamentari, che in Gran
Bretagna include le spese per l’ affitto dell’ ufficio del
parlamentare
nella sua circoscrizione e per il suo staff. Queste spese in Italia
sono in gran parte coperte dai contributi ai gruppi
parlamentari, che in Gran Bretagna sono inesistenti, dalla spesa
per locazione degli uffici (il Parlamento italiano assicura ad ogni
deputato un ufficio in o vicino a Montecitorio) e da una miriade di
voci di spesa e di sussidi impliciti. Per esempio, la
libera circolazione dei deputati su tutti i mezzi di
trasporto possibili e immaginabili (per il 2013 la voce
“trasporti” sul bilancio della Camera è di 14 milioni) o il
servizio di ristorazione interno (5 milioni).
Alla Camera, la spesa per
pensioni dei deputati – 131 milioni - eccede la
spesa per remunerazioni, ed è 5 volte superiore a
quella britannica. L’ abolizione del vitalizio e il
passaggio al sistema contributivo pro-rata cambierà leggermente le
cose,
ma molto lentamente perché chi ha maturato il diritto al vitalizio
al 31 dicembre 2011 lo manterrà inalterato.
La Camera spende oltre 300 milioni di euro per le remunerazioni del
personale, e 200 per le pensioni, rispettivamente 3 e 15
(!) volte quello che spendono i Comuni. Nel 2012, questi
ultimi avevano 1045 pensionati, con una pensione media di sole 9119
sterline (circa 10.700 euro).
Gli acquisti di beni e servizi sono comparabili: 139 milioni contro 122 milioni. La Camera spende 35 milioni in contributi ai gruppi parlamentari, sconosciuti in Gran Bretagna, e 107 milioni di finanziamenti ai partiti, contro i circa 8 milioni di “Short Money” inglese destinata ai partiti di opposizione.
RISPARMIARE 400 MILIONI E’ POSSIBILE
Cosa ci dice tutto questo? Risparmiare , e molto, è perfettamente
possibile. La Tabella 2 avanza una serie di proposte
realistiche e realizzabili, che permeterebbero di
risparmiare circa 400 milioni, e ci
lascerebbe ancora con una Camera più costosa dell’ omologa
britannica. Il costo sociale di questo risparmio
sarebbe praticamente nullo: si tratterebe
di ridurre la spesa per indennità e pensioni ai parlamentari, che
rimarrebbero comunque superiori a quelle dei loro omologhi
britannici, e le remunerazioni e pensioni dei dipendenti, che ora
sono assurdamente fuori mercato. Nessuno verrebbe licenziato
o ridotto in povertà.
E si noti che questa è probabilmente una sottostima dei risparmi possibili, perché come vedremo nella prossima puntata le spese della Camera aumenteranno ulteriormente nel 2013, di oltre il 10 percento.
Tabella 1: La Camera italiana e i Comuni britannici
|
CAMERA 2011-12 |
COMMONS 2011-12 |
RAPPORTO CAMERA / COMMONS |
1. SPESA TOTALE |
1.077 |
447 |
2.41 |
2. SPESA TOTALE AL NETTO DEI RIMBORSI AI PARTITI |
970 |
439 |
2.21 |
3. DEPUTATI: REMUNERAZIONE |
119 |
51 |
2.31 |
4. DEPUTATI: RIMBORSI SPESE DOCUMENTATE |
33 |
126 |
0.26 |
5. DEPUTATI CESSATI DAL MANDATO |
131 |
25 |
5.27 |
6. PERSONALE IN ATTIVITA’ |
301 |
97 |
3.03 |
7. PERSONALE IN QUIESCENZA |
207 |
14 |
15.20 |
8. CONTRIBUTI GRUPPI PARLAMENTARI |
35 |
0 |
|
9. ACQUISTO DI BENI E SERVIZI E ALTRE SPESE |
139 |
122 |
1.14 |
10. SPESE IN CONTO CAPITALE |
26 |
16 |
1.65 |
11. RIMBORSI AI PARTITI |
107 |
8 |
13.51 |
12. ENTRATE NON DA TRASFERIMENTI STATALI |
-20 |
-14 |
|
Fonti: vd. documenti e tabelle sul mio sito web.
Note:
1. Dati in milioni di euro, arrotondati al milione più vicino
2. I dati britannici sono convertiti in Euro usando il tasso di cambio corretto per la parità di potere d’ acquisto
3. In entrambi i paesi la spesa totale è sempre al netto delle tasse pagate dalla Camera e delle entrate non da trasferimenti statali
4. In entrambi i paesi la remunerazione dei deputati (indennità etc.) è al lordo delle tasse pagate dai deputati
5. In entrambi i paesi il dato dei rimborsi spese ai deputati include i contributi pagati dallo Stato
Tabella 2. Risparmi possibili
|
Risparmio |
Riduzione a 500 del numero dei parlamentari e del 30% delle indennità per parlamentare |
53 |
Riduzione immediata del 30% dei vitalizi |
39a |
Riduzione del 30 % delle retribuzioni più alte (oltre 10 anni di carriera) |
60a |
Riduzione corrispondente dei contributi previdenziali e assicurativi |
10 |
Riduzione immediata del 30% delle pensioni |
62a |
Abolizione dei rimborsi ai deputati e dei contributi ai gruppi parlamentari, introducendo un sistema di rimborsi per le spese di esercizio del mandato del tipo inglese |
35+32+12-87 = -8b |
Abolizione dei rimborsi ai partiti |
106 |
Dimezzamento della spesa per locazioni |
15 |
Riduzione del 40% della spesa in conto capitale |
13 |
Riduzione del 30% spesa per acquisto di beni e servizi |
42 |
Totale |
392 |
Fonti: vd. documenti e tabelle sul mio sito web.
Note:
a: Da legiferare in modo da superare l’ opposizione della Corte Costituzionale
b: Questa proposta eliminerebbe il sistema di rimborsi e le spese di trasporto (in Acquisto di beni e servizi) e le sostituirebbe con un livello di rimborsi pari a quello britannico, di €109mn, ridotto del 20 percento per tenere conto della diminuzione del numero di parlamentari.